Poiché il mate è una bevanda contenente caffeina, è necessario valutare se consentirne il consumo durante la gravidanza, soprattutto nei paesi sudamericani come Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, dove questa infusione è parte della vita quotidiana della gente.
La caffeina è una sostanza che agisce come stimolante del sistema nervoso centrale, producendo uno stato di vigilanza e di eliminazione temporanea dell’affaticamento. La caffeina non è presente solo nel caffè, si trova anche in cioccolato, tè, bibite, bevande energetiche e in misura minore, nel mate.
C’è un consenso quasi unanime nel consigliare alle donne in stato di gravidanza di ridurre (e in alcuni casi eliminare) la caffeina dalla loro dieta. Vi sono degli studi scientifici che indicano che il consumo di una quantità superiore a 200/300 mg al giorno porta a una riduzione del peso dei neonati. Un altro effetto negativo della caffeina è l’aumento della produzione di succhi gastrici e quindi una maggiore sensazione di acidità per la donna incinta.
Secondo la nutrizionista Julieta Lupardo (Halitus Instituto Médico, Buenos Aires), il consumo di caffeina per una donna incinta non deve superare i 200 mg al giorno, sia sotto forma di caffè che di altre bevande contenenti tale sostanza. Il mate cebado (preparato secondo la ricetta tradizionale) apporta tra 125 e 175 mg di caffeina (tre cucchiai di erba e circa mezzo litro d’acqua). Tale quantità si riduce nel caso del mate cocido (cotto): ad esempio, una bustina in una tazza d’acqua può contenere tra 15 e 20 mg di caffeina.
“Se si controlla la quantità assunta, il mate non rappresenta un problema durante la gravidanza. Tuttavia, bisogna tenere conto delle altre sostanze che apportano caffeina, al fine di non superare la quantità massima giornaliera consentita.”
In questo modo, una donna incinta può bere una tazza di mate cocido (la varietà con fiori di camomilla e anice può apportare benefici extra) o anche assumere, di tanto in tanto, il mate cebado (senza superare mezzo litro), purché le altre sostanze contenenti caffeina siano presenti in quantità limitata nella dieta.
È sempre consigliabile modificare le proprie abitudini quotidiane in funzione della salute del nascituro. Tra le bevande che può assumere una donna incinta, oltre all’acqua che è essenziale, ci sono i succhi di frutta naturali, il caffè e il tè senza caffeina, le bibite in versione “light” o dietetica (di tanto in tanto), latte e birra senza alcol. E, naturalmente, il mate! La cosa più importante è alimentarsi in modo razionale e con moderazione, sotto stretto controllo del proprio medico di fiducia.