- Joel Muñoz
- 26 mag
- Tempo di lettura: 2 min
La yerba mate potrebbe prevenire il morbo di Parkinson
Studi recenti suggeriscono che la yerba mate potrebbe aiutare a prevenire il morbo di Parkinson grazie al suo contenuto di antiossidanti e polifenoli. Queste sostanze naturali proteggono le cellule nervose dai danni ossidativi, uno dei fattori che contribuiscono allo sviluppo delle malattie neurodegenerative. Consumare regolarmente yerba mate potrebbe avere effetti benefici a lungo termine sulla salute del cervello.

La yerba mate e i suoi numerosi benefici e proprietà per la salute tornano a far parlare di sé: questa volta, grazie ai risultati di un recente studio del Consiglio nazionale per la ricerca scientifica e tecnica argentino (CONICET). Lo studio sperimentale, sviluppato dalla Facoltà di Scienze Esatte e Naturali dell'Università di Buenos Aires, ha dimostrato che alcuni composti presenti nella yerba mate potrebbero prolungare la durata di vita dei neuroni responsabili del controllo della locomozione, gli stessi che sono principalmente colpiti dal morbo di Parkinson.
Sulla base di uno studio scientifico condotto nel 2015, in cui è stato osservato un impatto favorevole sugli effetti del consumo di mate in 223 pazienti affetti dal morbo di Parkinson; È nata l'esigenza di spiegare questi effetti benefici della yerba mate attraverso un modello sperimentale e lo studio di potenziali sostanze neuroprotettive che possano prevenire lo sviluppo e la progressione della malattia.

È stato così sviluppato questo test, che consiste nel somministrare erba mate sintetizzata a un modello dei suddetti neuroni dopaminergici coltivati in laboratorio. I risultati hanno rivelato un potente effetto neuroprotettivo di alcune sostanze contenute nella yerba mate, dimostrando che riduce la morte di questi neuroni, proprio come fanno alcune sostanze presenti nel caffè o nel tè verde, ma in modo ancora più efficace di altri neuroprotettori noti.
Secondo lo studio, i cui straordinari risultati sono stati pubblicati in un articolo scientifico sulla prestigiosa rivista Movement Disorders, alcuni composti chiave della yerba mate, come la teobromina e l'acido clorogenico, hanno dimostrato di avere proprietà neuroprotettive più potenti della caffeina e della nicotina, quando valutati come agenti combinati o indipendenti. Secondo gli autori dell'articolo, questa scoperta suggerisce che la chiave del suo effetto preventivo contro il morbo di Parkinson potrebbe risiedere nella composizione della yerba mate (alcuni dei cui principi attivi agiscono in modo simile a quelli del caffè), nonché nello sviluppo e nel perfezionamento di promettenti progressi terapeutici per curarlo in futuro.

Questo costituirebbe un ulteriore vantaggio nella lunga lista di benefici derivanti dal consumo regolare di yerba mate: una bevanda naturale e deliziosa che fa parte della vita quotidiana in Sud America e che sta iniziando a prendere piede anche nel resto del mondo.