Consumo di mate durante la gravidanza

Durante la gravidanza è importante moderare il consumo di yerba mate a causa del suo contenuto di caffeina. Sebbene sia una bevanda naturale, si consiglia di consumare il mate in piccole quantità o dopo il quinto cebado, quando il contenuto di caffeina è minore. Consultare un medico è essenziale per garantire che sia la madre sia il bambino mantengano una buona salute durante tutta la gravidanza.

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La yerba mate è un infuso naturale e salutare ricavato dalla pianta Ilex Paraguariensis. Tuttavia, poiché si tratta di una bevanda contenente caffeina, è necessario valutarne l'assunzione durante la gravidanza, soprattutto nei paesi sudamericani come Argentina, Brasile, Paraguay e Uruguay, dove l'infuso di yerba mate fa parte della vita quotidiana.

Gravidanza e caffeina

La caffeina è una sostanza che agisce come stimolante del sistema nervoso centrale, producendo uno stato di allerta ed eliminando temporaneamente la stanchezza. La caffeina non è presente solo nel caffè, ma anche nel cioccolato, nel tè, nelle bibite gassate, nelle bevande energetiche e, in misura minore, nella yerba mate.

Quasi universalmente, alle donne incinte viene consigliato di ridurre (e in alcuni casi eliminare) l'assunzione di caffeina e di aumentare l'assunzione di alimenti che siano fonti di nutrienti per garantire un bambino sano e le migliori condizioni al momento del parto. Se lo si consuma, si consiglia di partecipare al round dopo il 5° o 6° mate, in cui il contenuto di caffeina è più basso. Esistono ricerche scientifiche che indicano che una dose di caffeina superiore a 200/300 milligrammi al giorno potrebbe causare problemi di basso peso alla nascita nei neonati, oltre ad alterare la frequenza cardiaca fetale. La caffeina può anche causare bruciore di stomaco, insonnia, mal di testa e nervosismo.

Durante la gravidanza è importante mantenere una dieta consapevole e moderata, con cibi più nutrienti, attentamente monitorata dal medico. È sempre consigliabile adattare le proprie abitudini quotidiane in base alla salute del nascituro e, per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale condividere tempestivamente informazioni mediche con le future mamme, per promuovere e motivare questi cambiamenti salutari.

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